© Chiara Locardi.L'AB

L’intervento nasce dall'esigenza dell'Istituto di trasferire la propria sede per aumentare la capienza e la dotazione di servizi collaterali a quelli puramente didattici.Il progetto nasce in sinergia con l'amministrazione comunale, che si propone di ospitare sul proprio territorio un complesso scolastico polifunzionale, con la presenza di spazi destinati ad ospitare attività ricreative e culturali, teatrali, sportive e per il tempo libero, oltre a manifestazioni ed eventi variegati aperti alla comunità, caratterizzato da scelte importanti dal punto di vista dell’impatto ambientale e all’avanguardia per le soluzioni tecnologiche.
GENERAL VISION . Infrastruttura paesaggistica
L’intervento si inserisce all’interno di un brano di territorio che vede predominare gli spazi liberi rispetto al costruito. Nel rispetto di questa matrice, ed anzi ad integrazione di essa, il previsto grande parco urbano che sorgerà ad est del complesso scolastico, costituisce parte di un sistema più ampio di corridoi ecologici di livello sovracomunale.
La proposta progettuale prevede dunque di insediare un grande complesso vivo, pulsante di attività e funzioni, quale nodo della rete infrastrutturale ‘verde’ dei grandi parchi dell’Est milanese. Esso graviterà sulle principali dorsali viarie e di accesso alla città, con la possibilità concreta di rilanciare lo sviluppo, non solo del comparto ma di tutto il territorio comunale.
PLANNING VISION . Obiettivi di progetto
Nell’ottica di un processo di rinnovamento urbano, è necessario riferirsi a tipologie architettoniche diverse da quelle consuete, rispondenti a nuove esigenze funzionali e iconiche.
TRADIZIONE TIPOLOGICA
Evidente è il richiamo al passato della tradizione costruttiva lombarda, quando i grandi complessi d’istruzione rappresentavano con le loro dimensioni ed il loro riverbero internazionale il prestigio e la grandezza di una città, simbolo di orgoglio e forza civica. La tipologia ‘a corte’, recuperata e attualizzata, vive ora di nuovi impulsi e significati. L’impianto privilegia ed esalta le relazioni spaziali sia al suo interno che con il contesto urbano e ambientale. DESIGN /AMBIENTE
Il fattore ambientale definisce uno standard progettuale. La scelta dei materiali e dei sistemi costruttivi dovrà essere intesa secondo il principio della riciclabilità e della sostenibilità. Simultaneamente si dotrà sostenere l’impianto di dispositivi di nuova concezione (fotovoltaico - microeolico), che contribuiscano alla produzione di ‘energia-pulita’.
Il nuovo complesso scolastico diverrà
una ‘macchina-energivora’ autonoma e all’avanguardia, con un bilancio energetico controllato, capace di immettere in rete eventuali sovraproduzioni.

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PROGRAMMA SPAZI APERTI
Il progetto assegna un ruolo fondamentale alla gestione degli spazi aperti, quali luoghi di relazione ed aggregazione per tutti gli utenti del
nuovo complesso scolastico, studenti, professori, genitori e visitatori.
Il progetto di paesaggio ha come finalità ultima la costruzione di un luogo urbano vibrante e attivo, che celebri una nuova visione di città
e di sviluppo sostenibile.
La morfologia dell’impianto esalta e valorizza la fondamentale funzione ecologica che è stata attribuita alla aree libere, interne ed esterne al comparto edificato, quale occasione per innescare un profondo processo di reale riqualificazione del quartiere.
Gli spazi aperti sono anche luoghi del relax e della tranquillità, in cui si svolgono attività sportive, in cui si promuovono attività ricreative e culturali open air, che avvicinino l’utente alla vita collettiva e stimolino la percezione dello spazio aperto urbano come un tessuto di coesione
tra le emergenze, che accoglie e ospita le molteplici sfaccettature di un sistema complesso.
Le ampie aree a Parco, le piazze e i giardini diventano parte integrante del complesso scolastico, come un’estensione del costruito e delle attività che esso racchiude.
Il progetto dello spazio aperto, diviso in green-scape e hard-scape,non solo risponde ad aspettative di carattere ambientale ed ecologico, ma si propone anche quale piattaforma didattica e ludica per l’apprendimento della complessa relazione uomo-ambiente.

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PROGETTO DI PAESAGGIO
Il progetto di paesaggio si prefigge le seguenti finalità:
•TESSUTO CONNETTIVO . Realizzare una rete di piazze e percorsi nel verde che connettano il complesso scolastico con la città e con la rete ambientale esterna al comparto;
•FOOTPRINT ECOLOGICO . Ridurre l’impatto del costruito sul territorio preservando e consolidando l’equilibrio ecologico del contesto,
attraverso la costruzione di biotopi e l’utilizzo di specie autoctone a bassa manutenzione;
•ATTIVITA’ DIDATTICHE OPEN AIR . Integrare le attività didattiche, recependo le più moderne tecniche di insegnamento che considerano lo spazio aperto luogo utile alla socializzazione e alla crescita individuale dell’allievo. L’orto diviene per l’insegnante e per i bambini non solo un momento di impegno ma anche di divertimento, di apprendimento,di creatività e di relazione.
•Horticoltural gardening
•Orto Botanico SJHS
•Serre didattiche
•Orti sperimentali
•Emotional Playground

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SCENARI DI INTERVENTO
Si sottopongono alla committenza due ipotesi di masterplan, entrambe capaci di soddisfare le esigenze spaziali e funzionali contenute nella
wishing list,ma elaborate secondo filosofie e criteri differenti:
•CAMPUS. l’impostazione planimetrica e tipologica è orientata alla creazione di un campus scolastico. L’intero comparto ruota intorno ad una corte centrale che racchiude ampi spazi aperti e luoghi di aggregazione. Gli edifici si dispongono a cortina e sono distinti e connotati dalla loro destinazione funzionale. La proposta progettuale è anche il risultato dell’ ibridazione tra spazi aperti e costruito, tra aree verdi e luoghi per lo svolgimento delle diverse attività, privilegiando i concetti dell’orizzontalità e della permeabilità degli spazi e dei luoghi.
•SCHOOL. si fonda su un impostazione planimetrica e tipologica finalizzata a proporre un edificio, con caratteristiche distributive e funzionali maggiormente aggregate, in grado di funzionare come vera e propria “macchina” per la formazione. In questa tipologia si privilegia l’unitarietà e la compattezza dell’involucro edilizio. L’attenzione è maggiormente rivolta al contenitore e al disegno degli spazi della didattica più che a quelli di relazione e aggregazione.

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